REVOCATO LO SCIOPERO PER L'INTERA GIORNATA DEL 6 MARZO

Revoca sciopero 6 marzo 2020 del settore della Scuola non Statale e della formazione professionale
Le scriventi OO.SS., in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso che ha causato, tra l’altro, la chiusura delle istituzioni educative, scolastiche e formative o la sospensione delle attività educative, didattiche e formative in vaste aree del paese, nonché dell’invito di questa Commissione a tutte le Organizzazioni sindacali affinché non vengano effettuate astensioni collettive dal 25 febbraio al 31 marzo 2020 al fine di evitare ulteriore aggravio alle Istituzioni coinvolte nell’attività di prevenzione e contenimento del virus, revocano lo sciopero del settore della Scuola non Statale e della Formazione Professionale proclamato per l’intera giornata del 6 marzo 2020, con lettera del 20 febbraio 2020.
Restano ovviamente confermate tutte le ragioni della proclamazione.

 

 

 

- Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Funzione Pubblica

- Al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali

- Al Ministero dell’Istruzione

- Alla Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero nei servizi pubblici

 

Oggetto: proclamazione sciopero del Comparto Istruzione e Ricerca – Settore Scuola.

 

Le scriventi OO.SS., nel rivendicare il rispetto di quanto contenuto nel verbale di conciliazione del 19 dicembre 2019, proclamano lo sciopero del Comparto Istruzione e Ricerca – Settore Scuola per l’intera giornata del 6 marzo 2020, con particolare riguardo al personale in condizione di precarietà lavorativa. Tale indizione rappresenta una prima espressione di dissenso per le scelte politiche in materia di gestione del personale della scuola. A questa le scriventi OO.SS. si riservano di far seguire ulteriori iniziative.

In particolare denunciano che:

• • non è stato portato a positiva conclusione l’unico tavolo attivato relativo all’attuazione del D.L.126/19, convertito come L.159/2019. Il confronto, tenutosi ai sensi del punto 3 del citato verbale del 19 dicembre 2019, doveva condurre alla definizione di procedure di reclutamento tali da riconoscere “la professionalità acquisita, grazie alla quale è stato possibile assicurare la funzionalità del sistema dell’istruzione”, come previsto dall’Intesa del 24 aprile 2019 sottoscritta dallo Organizzazioni Sindacali del comparto e dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. In particolare si evidenzia che è stato disatteso quanto previsto nell’Intesa del 24 aprile 20109, nella quale si condivideva l’esigenza di individuare “le più adeguate e semplificate modalità per agevolare l’immissione in ruolo del personale docente che abbia una pregressa esperienza di servizio pari ad almeno 36 mesi di servizio”; risponde a tale esigenza la necessità di garantire ai candidati ogni opportunità di preparazione e di preventiva esercitazione.

• non sono state attivate le procedure contrattuali o legislative per portare a soluzione il problema degli assistenti amministrativi, privi di titolo di studio specifico, che hanno svolto per almeno tre anni le funzioni dei Dsga;

• non è stato avviato il confronto politico in merito ai percorsi di abilitazione strutturali, rispetto ai quali deve trovare riconoscimento l’esperienza professionale acquisita

Tali percorsi devono riguardare anche i docenti di ruolo della scuola statale, i docenti non abilitati delle scuole paritarie e dei centri di formazione professionali;

• non è stato convocato il tavolo di contrattazione nazionale integrativa sulla mobilità, territoriale e professionale, del personale docente, educativo ed ATA.

 

Roma, 14 febbraio 2020

 

FLC CGIL

Francesco Sinopoli

CISL FSUR

Maddalena Gissi

UIL Scuola RUA

Giuseppe Turi

SNALS Confsal

Elvira Serafini

GILDA Unams

Rino Di Meglio


Categoria: News provincialiData di pubblicazione: 16/02/2020
Sottocategoria: Anno 2020Data ultima modifica: 27/02/2020 20:26:49
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