Nota unitaria
Roma, 23 novembre 2021
Prot. n. 363/2021 flcgil FS/FR-stm
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Al Ministero dell’Istruzione
Gabinetto del Ministro
e per cc.
Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Alla Commissione di Garanzia
sul diritto di sciopero nei servizi pubblici
ll.ss.
Oggetto: Proclamazione sciopero del Comparto Istruzione e Ricerca – Settore Scuola, per l’intera giornata di venerdì 10 dicembre.
Le scriventi OO.SS., in seguito all’esito negativo del tentativo di conciliazione esperito ex art 11 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del 2 dicembre 2020, in base agli artt 10 e 11 dell’Accordo medesimo proclamano lo sciopero generale di tutto il personale docente, Ata ed educativo del Comparto Istruzione e Ricerca – Settore Scuola per l’intera giornata del 10 dicembre 2021, con le seguenti motivazioni:
Rinnovo del CCNL 2019/2021 sotto il profilo normativo e retributivo
• stanziamento risorse aggiuntive per ridurre il divario esistente tra le retribuzioni del settore, a parità di titoli di studio, alla media di quelle del comparto pubblico e in prospettiva alla media dei paesi europei;
• incremento del fondo per la valorizzazione della professionalità docenti e definalizzazione degli aumenti eliminando ogni riferimento a: “dedizione all’insegnamento, impegno nella promozione della comunità scolastica e la cura nell’aggiornamento professionale continuo”.
• incremento del fondo per la contrattazione integrativa delle istituzioni scolastiche;
• estensione della card docenti al personale precario e al personale educatore ed Ata;
Obbligo formativo del personale
• sancire che l’attività di formazione e aggiornamento professionale come prestazione lavorativa vada considerata, ai sensi del CCNL, nell’orario di servizio, così come affermato dalla Corte di giustizia europea e sottoscritto nel patto sul lavoro pubblico da CGIL, CISL e UIL
In tema di relazioni sindacali
• va affermata la centralità delle prerogative contrattuali rispetto alla legge come strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di Istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese. Va escluso l’intervento unilaterale su materie di competenza della contrattazione quali la mobilità, la formazione, la valorizzazione professionale e in generale su tutti gli aspetti attinenti al rapporto di lavoro, come, del resto, previsto dal T.U. n 165/2001.
Organici e stabilizzazione precari
• proroga al 30 giugno 2022 dei contratti docenti e Ata sul cosiddetto “organico covid” eliminando per i docenti il vincolo di utilizzo per le sole attività di recupero degli apprendimenti.
• riduzione generalizzata del numero di alunni per classe e per istituzione scolastica, come da Patto per la Scuola Governo/sindacati del 20 maggio scorso prevedendo anche aumento di organico, come recupero dei tagli degli ultimi venti anni.
• costruzione di un sistema strutturale e permanente di abilitazioni nella scuola ai fini della stabilizzazione del precariato in favore dei precari con almeno 3 anni di servizio, docenti già di ruolo
• superamento dei vincoli imposti al personale neo assunto sulla mobilità
Personale ATA
• indizione del concorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA con tre anni di servizio, compresi coloro che sono sforniti di titolo di studio specifico;
• incremento dell’organico Ata implementando i parametri di distribuzione del personale alle scuole anche in ragione delle sempre più crescenti esigenze di sicurezza con particolare riferimento al profilo di collaboratore scolastico, stante l’intesa MI/sindacati del 18 maggio scorso.
• superamento blocco quinquennale ai fini della mobilità dei Dsga neo assunti
Sburocratizzazione del lavoro e semplificazione
• limitare all’essenziale la documentazione relativa ai processi didattici e amministrativi;
• valorizzare l’autonomia progettuale dei docenti che si esplica nella dimensione individuale e collegiale;
• snellire i procedimenti amministrativi eliminando confusioni e conflitti di competenza con altri enti pubblici;
Dimensionamento delle autonomie scolastiche con 500 alunni
• Rendere permanente e fruibile la norma transitoria sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche con 500 alunni
Autonomia Differenziata
• superamento di ogni iniziativa di devoluzione delle competenze in materia di istruzione
Categoria: News provinciali | Data di pubblicazione: 28/11/2021 |
Sottocategoria: Anno 2021 | Data ultima modifica: 28/11/2021 18:18:05 |
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