PA, LA CORTE ROMPE LE UOVA NEL PANIERE AL GOVERNO CHE VOLEVA BLOCCARE I CONTRATTI BEN OLTRE IL 2018
«La Relazione sul Rendiconto generale dello Stato presentata ieri dalla Corte dei Conti in occasione della Parificazione del Bilancio dello Stato anno 2014, fa emergere l’incredibile piano di risparmio che la classe politica aveva preparato ai danni dei lavoratori del pubblico impiego anche per gli anni a venire» commenta Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-UNSA, promotrice del ricorso approdato con successo alla Corte Costituzionale. «Nella Relazione si legge che una crescita della spesa per le retribuzione nel pubblico impiego era prevista solo a partire dal 2019, e per giunta anche di modesta entità, solo ai fini della corresponsione dell’indennità di vacanza contrattuale» denuncia Battaglia. «La sentenza della Corte Costituzionale sull’illegittimità del blocco dei contratti nel pubblico impiego rompe di fatto le uova nel paniere al governo che aveva programmato di continuare a far cassa sulla pelle dei lavoratori pubblici ben oltre il 2018» commenta il Segretario generale. «Sebbene la Corte, con nostro dispiacere, non abbia riconosciuto il diritto agli arretrati -o almeno a parte di essi, come ci aspettavamo-, la sentenza della Consulta ha evitato ulteriori gravissimi danni ai dipendenti del settore pubblico» «Il ricorso promosso dalla Confsal-UNSA, pertanto» chiosa Battaglia « di fatto ha impedito che con l’arroganza della legge venissero calpestati ancora, per chissà quanto tempo, i diritti di cittadini e lavoratori»
COMUNICATO STAMPA
Illegittimità costituzionale blocco rinnovo contratti pubblico impiego
Confsal: E’ stato dettato un fondamentale principio di civiltà giuridica
Il Governo ne prenda atto.
Roma, 24 giugno 2015. La Confsal, in relazione alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità del blocco della contrattazione collettiva, esprime grande soddisfazione per l’esito del suo ricorso.
In merito, il segretario generale della Confederazione autonoma Marco Paolo Nigi, ha dichiarato: “con la sentenza è stato dettato un fondamentale principio di civiltà giuridica a tutela dei lavoratori. D’ora in avanti non saranno più ammessi blocchi della contrattazione collettiva e non potrà più essere impedito al Sindacato di rappresentare i diritti e gli interessi normativi e economici dei pubblici dipendenti.
BATTAGLIA: IL GIORNO DELLA RISCOSSA DEL PUBBLICO IMPIEGO
«Oggi è il giorno in cui parte la riscossa dei lavoratori pubblici» afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-UNSA, sindacato che ha presentato il ricorso sull’incostituzionalità del blocco contrattuale accolto dalla Corte. «La Corte Costituzionale, seppur parzialmente, ha accolto le giuste rivendicazioni di 3,2 milioni di lavoratori pubblici affermando nel suo comunicato ‘l’illegittimità costituzionale sopravvenuta del regime del blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico, quale risultante dalle norme impugnate e da quelle che lo hanno prorogato’» Battaglia con commozione esprime soddisfazione per il risultato raggiunto dalla più grande Federazione autonoma del comparto, aderente alla quarta Confederazione del pubblico impiego, la Confsal. «Questa vittoria è la vittoria dei piccoli contro la prepotenza dei forti, che sono i governi che per anni hanno massacrato il lavoro pubblico in Italia.» dichiara Battaglia, che prosegue «Esprimo soddisfazione perché se non fosse stato per il sindacato che non ha mai cessato di lottare, chissà per quanto tempo ancora i Governi avrebbero calpestato i diritti dei lavori pubblici» «Ora» conclude il Segretario «chiediamo al Governo l’immediata apertura dei tavoli contrattuali»
Categoria: News provinciali | Data di pubblicazione: 25/06/2015 |
Sottocategoria: Anno 2015 | Data ultima modifica: 25/06/2015 |
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